Tanti i driver pordenonesi che si stanno preparando alla sfida di casa Giovedì 24/08/2023_Tira lungo fino alle 18:00 di sabato 26 agosto la possibilità di iscriversi al 36° Rally Piancavallo, che andrà in scena venerdì 1 e sabato 2 settembre con epicentro Maniago e prove speciali sulle valli dell’arco pedemontano da Aviano a Vito d’Asio. Quinto round del Campionato Italiano Rally Asfalto 2023, il Piancavallo riporta nel circuito tricolore una tradizione di eccellenza mai dimenticata, orgoglio dell’Automobile Club Pordenone con impegno organizzativo assunto in grande stile da Knife Racing. Gara faro, icona sportiva, principio ispiratore per i driver pordenonesi di ieri, oggi e (si spera) domani, è lecito attendersi una nutrita partecipazione dei locali, dal pluridecorato Luca Rossetti su Hyundai i20 Rally2 Friulmotor al giovane rampante figlio d’arte Matteo Doretto con una Renault Clio Rally5 della Gima, protagonista stagionale del Campionato Italiano Rally Junior. Loro due sicuri di prendere il via, ma molti altri pronti a mettersi in gioco per un ruolo da protagonisti. E per questo obiettivo servono vetture da classifica assoluta tipo la Skoda Fabia Rally2 che guiderà Alessandro Prosdocimo, primo nel 2021 al Piancavallo versione Nazionale. Analoga vettura ceca bramano di avere a disposizione Marco Zannier, a sua volta primo al Piancavallo 2014 versione Nazionale, e Dimitri Tomasso (2emmephotorace), terzo assoluto l’anno scorso. Il Piancavallo è un sogno ad occhi aperti che si rinnova per “Zeta”, pseudonimo da corsa per Diego Valente, vincitore dell’edizione storica 2017 su Lancia Delta Integrale e stavolta al volante di una Peugeot 106 Gruppo A. Ma anche per Enrico Zille, nuovamente deciso a recitare da outsider su Peugeot 106 Maxi, e Stefano Facchin su Peugeot 208 R2 che il Piancavallo ha tenuto a battesimo nel 2019 con successo di Classe N2, pure loro con fortissime motivazioni da sfida casalinga e supporto di allegra tifoseria. In lista di attesa diversi altri papabili, tra cui Cristian Secondin, Alessandro Lusso, Stefano Peruch e Denis Babuin.
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