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Mabellini sì che ha un piede europeo




Prima volta al Piancavallo e il giovane bresciano si è presentato con uno scratch d’autore su “Borgo di Poffabro” mettendo in riga Campedelli, Pedersoli e Testa

Oggi doppio passaggio sulle prove di Manazzons, Pradis e Barcis Piancavallo


Maniago 2 settembre 2023_ E’ iniziato ieri il 36° Rally Piancavallo con uno splendido omaggio al territorio. Shakedown in Piancavallo, parco assistenza al centro commerciale di Roveredo in Piano, verifiche tecniche delle vetture alla carrozzeria Fontana, vicina al Polo Tecnologico di Pordenone. Poi la partenza ufficiale in piazza Duomo ad Aviano, una sontuosa passerella in piazza Italia a Maniago vestita a festa e in serata la magnifica ps 1, “Borgo di Poffabro” (4,98 km), strapiena di pubblico. Crono spettacolare per la bellezza del luogo, incastonato sulla montagna, e carico di suggestioni perché caratterizzato dall’inversione totale dei numeri di partenza. Emozioni in crescendo dalla prima vettura storica, partita al crepuscolo, all’ultima delle moderne, con il buio squarciato dalle sciabolate di luce dei fari supplementari. MODERNO. Quinto atto del Campionato Italiano Rally Asfalto e prova valida della Coppa Rally di Quarta Zona, il Piancavallo ha chiamato all’appello ben cento concorrenti. In gran spolvero “Zeta” (al secolo Diego Valente, vincitore nel 2017 di un’edizione storica con una Lancia Delta Integrale, navigato da Giorgio Reffo), stavolta assistito alle note da Denis Piceno. Grazie al loro 4’06’’7 sono rimasti a lungo al comando provvisorio, primi delle 2 ruote motrici e di Classe A6 con una Peugeot 106. Davanti pure alla Peugeot Rally4 di Gianluca Saresera e Luca Beltrame (4’07’’3), e a quella di Giampolo Bizzotto e Sandra Tommasini (4’10’’3), uno dei due equipaggi (l’altro composto da Cristian D’Agnolo e Simone Crosilla) che venerdì sera si sono simpaticamente cimentati ai fornelli della seconda edizione di Piancavallo Rally Chef Io sono Friuli Venezia Giulia. Primo delle Renault Clio Super 1600 l’udinese Alberto Feragotto affiancato da Francesco Maggiolino (4’10’’07), con margine di 4’’4 su Marco Marchiol, di 6’’6 su Rudy Bulfon, rivali diretti. Nel finale sono entrate in scena la Rally2, con buone prove in successione di Alberto Martinelli (Hyundai), Marco Zannier, Dimitri Tomasso (Skoda), gasati dal tifo amico assiepato sul rialzo della strada. Tomasso a soli 0’’7 dall’austriaco Simon Wagner ottavo assoluto. Poi Luca Rossetti (Hyundai), attesissimo come un guru della specialità, tre titoli continentali e scudetti vari in bacheca, ma il suo 3’47’’9 è il settimo parziale. Grande la prestazione di Filippo Bravi (Hyundai), quinto in 3’45’’8, due decimi dietro il molisano Giuseppe Testa (Skoda). Infine il podio provvisorio: miglior tempo del bresciano Andrea Mabellini (Skoda) in 3’41’’0, astro nascente del rallysmo tricolore con vocazione europea. Simone Campedelli (Skoda) a 2’’7 e Luca Pedersoli (Citroen Ds3 Wrc) a 3’’6. STORICO. Miglior tempo dei sacilesi Fabio e Andrea Pessot, padre e figlio su Peugeot 205 Rally in 4’25’’6, davanti all’Honda Civic 3Doors di Andrea Marangon e Simone staccata di 4’’ e la Fiat Ritmo 130 Abarth di Daniele Danieli e Cristina Merco a 4’’9. Più indietro le ammirate signore vintage, la Lancia Stratos di Olido Deserti e Luigi Pirollo a 10’’5, l’Audi Quattro di Elio e Rebecca Tinello De Caneva a 10’’8. PROGRAMMA ODIERNO. Oggi sei prove speciali con ordine di partenza in base ai numeri di gara: ps 2/6 “Manazzons” (5,93 km, start 9:25 e 16:51), ps 3/7 “Pradis – Le Valli della Preistoria” (18,75 km, start 10:04 e 17:30), ps 4/5 “Barcis - Piancavallo – Icio Perissinot” (14,90 km, start 11:38 e 15:02). Arrivo e premiazioni in piazza a Maniago dalle 18:50. Tutte le informazioni e gli orari per chiusure strade al traffico normale si trovano sul sito www.rallypiancavallo.net. Onore a Knife Racing per un’organizzazione pressoché impeccabile e all’Automobile Club Pordenone che mantiene in auge una sfida capace ancora di esaltare la passione per derapata e controsterzo mentre ibrido ed elettrico stanno aprendo nuovi orizzonti. (foto Vania Da Paré)

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