top of page

35° Rally Piancavallo, la storia siamo noi


Quindici equipaggi al via con le dame d’antan sempre cariche di fascino

Giovedì 12 maggio 2022_ Le vedremo al via dietro alla gara moderna come la coda di una cometa. Quindici le auto storiche iscritte al 35° Rally Piancavallo, dame d’antan sempre cariche di fascino e capaci ancora di graffiare sui tornanti con dei rombi inconfondibili. Favori del pronostico per la Porsche 911 Rs di Bernardino Marsura con Massimiliano Menin alle note. La coppia è reduce dalle vittorie al Rally Benaco Storico e al Valsugana Historic Rally, quindi (facendo debiti scongiuri, non c’è due senza tre…) è la più accreditata a salire sul gradino più alto del podio a Maniago. Avrà come temibili rivali i compagni di scuderia al Team Bassano, Massimo Archetti Voltolini e Giuseppe Morelli su Porsche 911 Sc del 3° Raggruppamento (periodo 1976/1981), Pietro Tirone (terzo l’anno scorso) e Rosario Merendino pure su Porsche 911 Rs del 2° Raggruppamento (periodo 1970/1975), come il gioiello di Stoccarda guidato da Michael Stoschek navigato dal solito Dieter Hawranke. Meno datate le vetture del 4° Raggruppamento con un’ulteriore specifica: la Lancia Rally di Massimo Snichelotto e Gianpaolo Veller (J1) rientra nel periodo 1982/1985, mentre la Ford Sierra Cosworth di Marco Naibo e Alex Petrigh, nonché la Peugeot 205 Rallye di Giulio Rubini e Fabrizio Handel (J2) sono del periodo 1986/1990. Tutto per dire che alle dame d’antan non si può chiedere l’età, ma se hanno quattroruote ci sono classifiche a sé stanti cui fare riferimento oltre all’assoluta. Così possono ambire a un ritaglio di gloria anche l’Opel Corsa Gsi di Alessandro Gattel e Alessandro Marangotto, la Fiat 127 Sport di Luciano e Lorena Chivelli, l’altra Peugeot 205 Rallye di Francesco Meret e Michael Rodighiero, l’Opel Kadett Gte di Luigi Terpin e Lorenzo Lamanda, la Volkswagen Golf Gti di Luca Vezzù e Michele Orietti, la Bmw 2002 di Luigi Castelli e Fabio Benedetti, l’Audi Quattro di Elio e Rebecca Tinello De Caneva, la Ford Escort Rs 2.0 degli austriaci Gottfried Kogler e Gabriele Olsinger.

Comentários


bottom of page